Nuova intervista su Rap e linguaggio nel libro IN TRAPPOLA – (Il Sole 24 ore)

È uscita una mia nuova intervista in cui parlo di Rap e linguaggio all’interno del libro “In Trappola”, a cura di Chiara Di Cristofaro, Livia Zancaner e Simona Rossitto, edito da Il Sole 24 ORE.

«Nella mia sfortuna sono stato fortunato – racconta – sono cresciuto con una certa sensibilità, facevo ascoltare le canzoni a mia madre, che era il mio punto di riferimento. La vedevo andare in carcere a trovare mio padre, vedevo la sofferenza. Come è possibile glorificare la vita di strada? Io non l’ho mai fatto, perché l’ho vissuta. All’inizio, quando ho cominciato a fare rap, ero uno spaccone. Poi sono entrato a Rebibbia per un concerto e sono affiorati i ricordi. Da lì, per me la musica è diventata terapia. Usare un linguaggio violento, misogino e sessista solo perché considerato “da rapper” è molto pericoloso ed è uno stereotipo: come pensare che per creare musica rap sia obbligatorio indossare catene d’oro. È banale, si può fare rap in un altro modo, senza copiare, spiega Issaa. Anche perché non pochi rapper in Italia «vengono da contesti borghesi: potrebbero usare un altro linguaggio che appartiene alla società in cui stanno vivendo e devono rappresentare, abbandonando i soliti cliché: soldi, armi, donne, moda. Questo è il mio messaggio per le nuove generazioni».

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STOP WAR! / PIU’ PAROLE MENO ARMI – Roma – 14 novembre

Giovedì 14 novembre sarò a Roma per un incontro con student* organizzato dalla “Comunità Sant’Egidioal Cinema Teatro Don Bosco. Ringrazio Paolo Mancinelli per l’invito.

«Un evento di riflessione e speranza per oltre 500 studenti: “Stop War! Più Parole, Meno Armi” si terrà giovedì 14 novembre presso il Cinema Teatro Don Bosco di Roma, nel quartiere Tuscolano. A partire dalle 9:30, il programma si aprirà con interventi di Mario Giro, mediatore internazionale. Grande attesa anche per un collegamento con l’Ucraina, per la testimonianza di Olya Makar, che offrirà un messaggio di solidarietà e speranza di pace, nonostante il conflitto.

L’evento prevede momenti di spettacolo e creatività, con l’Orchestra Improvvisata, la musica del rapper Amir Issaa, che con energia e ritmo sosterranno un messaggio di pace e unione.”Stop War!”, parte del Festival dello Stupore (www.stuporefest.com) offre ai giovani un’occasione unica di confronto su temi di grande attualità, sottolineando l’importanza delle azioni quotidiane per costruire la pace.»

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BASE CAMP / Istituto Von Neumann – Potere alle parole – 12 novembre

Martedì 12 novembre sarò a Roma all’Istituto Von Neumann, in zona San Basilio, per un incontro con gli studenti in cui parlerò del potere educativo del Rap e della Cultura Hip Hop, con l’intento di trasmettere consapevolezza sulla possibilità di trovare un riscatto sociale grazie a questo movimento culturale.

Gli strumenti didattici saranno: dei brani estratti dalla mia discografia, i videoclip, alcune interviste, e parlerò anche del libro “Educazione Rap”, un saggio edito da add editore nel 2021 che racchiude la mia esperienza. L’ultima volta che sono stato in questa scuola era il 2014, ed è stato l’inizio di un lavoro che mi ha fatto diventare uno dei più esperti in Italia su questi temi, e la mia professionalità è il frutto di un percorso decennale.

L’educazione Rap oggi è una realtà sempre più diffusa e sono fiero di aver dato il mio contributo. Sarà possibile seguire la prima parte dell’incontro (ore 12:00) in streaming dalla pagina facebook: Base Camp – Presidi Educativi Territoriali

(Per informazioni scrivere a: flavio@propapromoz.com)


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NEW BALANCE / Nuovo EP – Adesso disponibile su tutte le piattaforme digitali

New Balance: già dal titolo, il nuovo EP di Amir Issaa, in uscita venerdì 25 ottobre su tutte le piattaforme digitali, dichiara i propri intenti. Si tratta del risultato di un percorso che l’artista ha intrapreso negli ultimi due anni, alla ricerca di nuovi equilibri e orizzonti. La prima scintilla di questa evoluzione personale e artistica è di certo il trasferimento di Amir da Roma a Bologna, dove incontra Qael, talentuoso artista poliedrico di origine molisana che ha firmato tutte le basi del disco.

Per l’autore di Questa è Roma e Scialla!, una delle voci storiche del rap capitolino degli anni Novanta, lasciare la Città Eterna e allontanarsi dai propri affetti non è stato facile né scontato, eppure Amir è riuscito a immortalare sul beat le proprie emozioni dando vita a quattro canzoni che arricchite da un intro e un outro strumentali, compongono questo EP che festeggia il cambiamento. Le atmosfere create da Qael non hanno nulla da invidiare alla scuola internazionale del cosiddetto future boom bap e fanno da perfetto contraltare alle rime di Amir in pieno stile street conscious: così, un brano dopo l’altro si alternano momenti autocelebrativi, come nel brano “Sono un campione”, dallo stile classico ed energico, ad altri più intimi come in “La notte è ancora lunga”, primo singolo del progetto già disponibile su Spotify, in cui l’artista di Tor Pignattara esordisce con una riflessione sul rapporto con suo figlio. La tracklist è impreziosita dalla partecipazione di Nico Kyni, uno dei più talentuosi artisti del panorama R’n’B italiano contemporaneo, che ha cantato il ritornello nel brano “I have a dream”. Questo progetto anticipa l’uscita del nuovo album ufficiale di Amir, che è già in lavorazione e vedrà la luce il prossimo anno.

Per ascoltarlo su Spotify Clicca qui


TRACKLIST:
01_Dare un senso ai giorni
02_Sono un campione
03_La notte è ancora lunga
04_I have a dream – feat. Nico Kyni
05_Slow Flow – feat. Qael
06_New Balance

Ph: Ciro Nuzzi @ Undervilla studio (Bologna)

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MARANZA DI TUTTO IL MONDO UNITEVI / Nota editoriale di Amir Issaa

La collaborazione con Derive Approdi editore continua e vi segnalo l’uscita del libro “Maranza di tutto il mondo unitevi” dell’autrice Houria Bouteldja. La nota editoriale è firmata da me, ed è un estratto dell’ intervento che ho fatto al festival della casa editrice che si è tenuto a Bologna nel mese di maggio 2024:

«Quello che accomuna i rapper di “seconda generazione” in Italia, in Francia o in Inghilterra, quelli che qui chiamano i maranza, è il sentirsi nel mirino, nemici della società, e rispondono con la provocazione. Quando lo Stato non ti riconosce, l’unica risposta possibile è questa. Anche se firmano un contratto con una major da un milione di euro, l’attitudine non cambia: la rabbia resta […] È un tema delicato e scivoloso, lo so. Oggi i rapper, soprattutto quelli di famiglie povere, si fanno vedere con gioielli, abiti firmati e macchine di lusso. Del resto già negli anni Ottanta i rapper afroamericani si facevano le foto con catene d’oro larghe come le catene di un motorino. Il rivendicare che sei riuscito a ottenere degli oggetti materiali che prima non avevi, anche questo è un atto politico. Stanno dicendo: perché io dovrei salvare la società? Io voglio avere le cose che non ho mai avuto. È una rivendicazione di potere da parte dei maranza. Si esprime in un linguaggio differente dal passato, va compresa con un’altra lente di ingrandimento».

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URBAN CONNECTION FESTIVAL / TALK – Poggibonsi – 22 settembre

La mia missione per diffondere consapevolezza sul potere educativo della Cultura Hip Hop continua!

Domenica 22 settembre sarò tra gli ospiti del festival “Urban Connection” a Poggibonsi, in provincia di Siena, per un talk insieme al leggendario artista e writer Zero-T moderato da Marco Zatarra Ottavi.

Ore 17:30 @ Multipiano del Vallone.

Ringrazio l’Associazione Mixed Media per l’invito.

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EMERGENCY FESTIVAL / Reggio Emilia – 7 settembre

Sabato 7 settembre sarò a Reggio Emilia per partecipare al festival di EMERGENCY

Scrivere rime è un metodo efficace per consentire a ognuno di noi di esporsi e parlare di sé e degli altri. Si può utilizzare il rap per promuovere inclusività, rispetto e positività? Ti invito a partecipare a un workshop in cui grazie alla scrittura di strofe condivideremo esperienze, emozioni, pensieri.

A seguire ci sarà una riflessione collettiva sul significato delle parole usate dai partecipanti e sull’impatto che il linguaggio ha sugli altri. In collaborazione con Effetto Farfalla / Drop The Hate – La partecipazione è gratuita – Ore 17:00 @ Biblioteca Panizzi.

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NON DATE LA COLPA ALLE PAROLE DEL RAP / Nuovo articolo su “Il sole 24 ore”

Ph: Ciro Nuzzi

Sull’inserto domenicale de Il Sole 24 ORE è uscito un mio articolo in cui parlo del rap e del suo potere comunicativo e sociale. Ringrazio di cuore Cristina Battocletti tutta la redazione per questa opportunità.

Ecco un breve estratto:

«L’approccio dei rapper dei primi anni Novanta era molto diverso da quello che c’è oggi: basta confrontare i testi di gruppi come Assalti Frontali, Lou X, Sangue Misto, con quelli di rapper come Sfera Ebbasta, Baby Gang, Geolier o Lazza, per rendercene conto. Il cambiamento, però, non riguarda il fatto che questi ultimi non parlano più dei problemi sociali: è solo cambiato il modo di raccontarli.

Per comprendere al meglio questo discorso dobbiamo tenere a mente due fatti: da un lato, il rap in Italia da movimento underground, di nicchia, è diventato un fenomeno popolare, di massa, utilizzato da categorie di persone un tempo lontane da questo genere musicale; dall’altro, il rap è, ed è sempre stato, lo specchio della società. I testi delle canzoni contemporanee, spesso intrisi di messaggi in cui la glorificazione del potere e del successo economico è ai massimi livelli, quindi, sono il riflesso dei modelli che vengono proposti dalla società in cui stiamo vivendo.»

Clicca qui per acquistare la copia in versione digitale:

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LEZIONE A FLORIDA STATE UNIVERSITY FLORENCE / 3 luglio (Firenze)

Le mie collaborazioni con le università e i college degli Stati Uniti sono sempre più frequenti, ma ogni tanto mi capita anche di fare lezione nelle sedi che si trovano in Italia.

Mercoledì 3 luglio sarò a Firenze per un incontro didattico a Florida State University International Programs Italy: Florence. Come sempre gli strumenti saranno alcuni testi delle mie canzoni, i videoclip e parlerò del libro “This Is What I Live For”.

Ringrazio il direttore Charlie Panarella e la professoressa Laura Buonanno per l’invito!

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“THIS IS WHAT I LIVE FOR” VINCE IL PREMIO ENNIO FLAIANO – LUCA ATTANASIO (sezione italianistica)

Vincere il premio Flaiano è un sogno che si avvera! Voglio dedicarlo prima di tutto alla mia famiglia: mia madre Emma, mio padre El Sayed, mia sorella Fatima, mio figlio Niccolò, Valentina e la mia compagna Gaia. Spero che la mia vittoria sia un esempio per tutti i ragazzi e le ragazze di seconda generazione: vorrei che sapessero che le loro storie contano, che si può raccontare e vivere un’Italia diversa, contemporanea, oltre gli stereotipi.

“This is What I Live for” è una storia hip hop perché nasce da un gruppo di persone che sono cresciute insieme a me costruendo le fondamenta di un movimento artistico che oggi si sta prendendo la sua rivincita: quest’opera e questo premio sono dedicati anche a voi.

Di nuovo ringrazio le professoresse Donatella Melucci e Clarissa Clò per il loro prezioso e insostituibile contributo, Michela G. e Casa editrice Chiarelettere per aver pubblicato la versione in Italiano (Vivo per questo) nel 2017, l’Istituto Italiano di Cultura a Los Angeles per aver proposto il nostro libro tra quelli candidati, tutto lo staff organizzativo dei Premi Internazionali Flaiano Luca Attanasio, Sdsu Press e chiunque ha lavorato alla traduzione di questo libro.

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